406 research outputs found

    Il sé corporeo nella comunicazione a distanza. Vincoli e possibilità della formazione sociale in tempo di pandemia

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    The restrictions brought about by the pandemic have led to the use of “distant” modalities of communication in the most diverse spheres of social life, from informal friendships to formal work and education. The entire community has been forced to adapt to social distancing, practising a radical reshaping of the forms of communication and the “forced” use of the communicative forms afforded by technology; This necessity has determined and is determining living, intrinsically founded on the encounter in presence, on proximity, on corporeality, which is forced to give way to new ways of relating in which the body does not participate in the encounter with the other according to the natural prerogatives inscribed in it, which are fundamental prerogatives for the activation of the usual conditions of The present contribution, starting from the criticalities outlined, highlights the need to enforce the communication tools mediated by technology, with a reconstructive potential of relational forms that make them intrinsically socia

    Chapter Guiding at University. The Protagonists’ Point of View

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    Starting from both an Italian phenomenological perspective and some international works that develop the guidance theme in the direction of ‘educational guidance’, this chapter will briefly present the aims, instruments, and results of the Parthenope University Research Unit of the PRIN EMP&Co study, which focused on the specific segment of university guidance. The reflection generated by the study provides information and data to identify guidance methods through a pedagogical approac

    L’esclusione sociale sullo sfondo della pandemia. Una proposta della formazione e dell’intervento di cura in chiave fenomenologica

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    L’impatto del Coronavirus nella nostra società ha rivelato la presenza di molte realtà e condizioni che hanno espresso gravi margini di problematicità. La crisi sanitaria ha mostrato, in questo senso, la crisi sociale e culturale antecedente che in modo strisciante e pervasivo, insinuata nelle pieghe del sistema economico e socio-culturale contemporaneo, ha teso a cristallizzare disuguaglianze sociali e discriminazioni, generando esclusione, degrado, abbandono; in particolare, in quelle frange di popolazione che, per ragioni connesse ad una condizione di iniquità economica, ovvero di disabilità fisica o mentale, rientrano nella sfera del disagio e della marginalità. Le distanze e le iniquità clamorosamente emerse offrono l’occasione di riformulare i tempi e i modi dell’essere-in-relazione a partire da una interpretazione culturale dei problemi che guardi al soggetto nella sua unicità. Il presente contributo, a partire dalle condizioni di estremizzazione del disagio sociale rivelate dalla diffusione della pandemia Covid, intende dunque mettere in luce la centralità che la formazione culturale e professionale degli educatori socio- pedagogici assume sia nella costruzione di competenze per l’inclusione, sia come viatico di una rifondazione della società centrata sulla persona, nella proposta di interventi di cura in chiave fenomenologica

    Simulazione fluidodinamica e calcolo prestazioni su motore V12 Lamborghini con studio degli effetti del rapporto alesaggio/corsa.

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    Questa tesi di laurea costituisce anche la relazione finale dello stage svolto presso l’ufficio calcoli di Automobili Lamborghini s.p.a. Lo studio condotto ha avuto come obiettivo l’incremento delle prestazioni del motore V12 6500cc Lamborghini. Sono state condotte delle simulazioni tramite il codice di termofluidodinamica monodimensionale Gasdyn, atte a validare il modello numerico del suddetto motore. Utilizzando come base di confronto tale modello, sono state quindi analizzate tre configurazioni motore con diverso rapporto alesaggio/corsa al fine di valutare l’influenza di tale parametro sulle prestazioni del motore. Inoltre, è stato effettuato uno studio sul miglioramento del coefficiente di riempimento, con diverse leggi di alzata delle valvole di aspirazione e scarico e lunghezze dei condotti di aspirazione. Questo lavoro di tesi ha mostrato che agendo opportunamente sui parametri studiati si riescono ad ottenere sensibili incrementi di prestazioni rispetto alla configurazione di partenza

    DIVERSITÀ E COOPERAZIONE TRA BIOLOGIA E CULTURA

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    La multiculturalità costituisce un fattore permanente della storia umana che ha influenzato e influenza tuttora, in particolar modo, sia gli assetti societari e culturali, sia l’esistenza individuale. Pensare, quindi, alla multiculturalità come tratto storico della vita umana e come condizione modale della società complessa, più che come emergenza socio-culturale, è la premessa di un approccio critico e scientifico ad un problema che si mostra, al tempo stesso, pratico e teorico. In tal senso, il contributo, riprendendo alcuni concetti e teorie che alimentano il patrimonio disciplinare dell’educazione interculturale, propone un approccio al tema della diversità che si apre su operatività fondate sullo scambio e la cooperazione. L’approccio proposto, in particolare, analizza le categorie centrali della pedagogia interculturale che sostengono l’attivazione di un processo di relativizzazione dei propri orizzonti culturali; guardando alla promozione di atteggiamenti pro-attivinei soggetti posti in relazione con la diversità, il volume si rivolge a studenti, a docenti e ad operatori sociali che intendono acquisire un approccio scientifico al tema della multiculturalità e confrontarsi con pratiche educative contrassegnate da una efficacia emancipativa

    Il ruolo del sapere implicito nella gestione della relazione. Per una epistemologia della professionalità educativa

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    Educare vuol dire realizzare un’impresa che pone al contempo diversi livelli di complessità e di problematicità. Evidentemente, le competenze e la professionalità di un educatore che opera nella complessità socioculturale contemporanea devono avere caratteristiche di una specializzazione da consentire, in qualche modo, di mettere l’emergenza “a sistema”, non essendo essa un evento occasionale da gestire, ma una condizione del contesto di lavoro. A partire da queste premesse, il contributo intende mettere in luce la centralità che la formazione professionale degli educatori assume nella costruzione di competenze trasversali, nella proposta di una prospettiva fenomenologica dell’educazione, concentrata cioè sul valore soggettivo dell’esperienza e del fare significato

    La funzione della corporeità nello sviluppo della conoscenza

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    The paper aims to highlight the role assumed from corporeality in shapingSelf and learning processes and, therefore, the function that it can assumeas an interpretive category that models training processes, focusing on useof body and movement as viaticum of knowledge.Specifically, it will be presented a perspective that, describing and integratingcognitive, socio-constructivist and culturalist approaches, constitutes asignificant background to define the notions of body-in-relation and movementin a complex and multidimensional pedagogical perspective.Starting from this theoretical background take moves some basic guidelinesfor planning and implementing didactics thought as innovative ways that legitimize the use of physical education as a privileged strategy to improvetout court the quality of learning and training processes.Il contributo mira a mettere in luce il ruolo che la corporeità assume nellastrutturazione del sé e dei processi di apprendimento e, di conseguenza, lafunzione che essa può svolgere in qualità di categoria interpretativa per laprogettazione di percorsi formativi incentrati sull’uso del corpo e del movimentocome viatico di conoscenza.Nello specifico, verrà illustrata una prospettiva che, descrivendo ed integrandogli approcci teorici di matrice cognitivista, socio-costruttivista e culturalista,costituisce uno sfondo significativo per la definizione dellenozioni di corpo-in-relazione e di movimento in chiave pedagogica, complessae multidimensionale.Da tale sfondo prendono le mosse alcune linee guida fondamentali per laprogrammazione e per l’implementazione di didattiche pensate come percorsiinnovativi che legittimano l’uso dell’educazione motoria come strategiaprivilegiata per il miglioramento della qualità dei processi di apprendimentoe di formazione tout court

    Cosmic Ray Muons as Penetrating Probes to Explore the World around Us

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    Secondary cosmic muons provide a powerful probe to explore various aspects of the world around us. Various physical processes have been employed over the last years for such applications. Muon absorption was used to probe the interior of natural and man-made structures, from the Egypt pyramids to big volcanoes, contributing to interdisciplinary studies. Multiple scattering was employed to reconstruct the location of scattering centres, producing 2D and 3D images of the interior of hidden volumes (muon tomography). Additional possibilities of cosmic muons have been exploited even for the alignment of large civil structures and in the study of their stability. All these applications benefit from the development of advanced detection techniques and improvement in software algorithms. This contribution surveys the state of the art of these applications, with special emphasis on their possibilities and limitations

    From Higher Education to work transition. The use of narrative in guidance paths

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    The formative nature of self-narration defines a fundamental support for the development of reflexive competencies useful for the critical observation of a sense of self and experience (Bruner, 1990; Demetrio, 1996; Formenti, 1998). Narrative is inserted among the reflective devices used to a greater extent in the context of guidance interventions focused on subjectivity in order to construct a life plan (Reid & West, 2011). This article focuses on the description of a university guidance path based on the use of self-narration during work transition. The aim is to identify effective educational-guidance processes and tools that might lead to a definition of transferable and implementable practices. Dalla formazione universitaria all’inserimento lavorativo. L’uso della narrazione in percorsi di orientamento formativoLa natura formativa della auto-narrazione definisce un significativo viatico per lo sviluppo di competenze riflessive utili all’osservazione critica del senso di sé e dell’esperienza (Bruner, 1990; Demetrio, 1996; Formenti, 1998). La narrazione si inserisce per questo tra i possibili dispositivi riflessivi maggiormente efficaci nell’ambito di interventi orientativi incentrati sulla soggettività per la costruzione del progetto di vita (Reid & West, 2011). Il presente lavoro si focalizza sulla descrizione di un percorso di orientamento universitario incentrato sull’uso della narrazione autobiografica nella fase di transizione al lavoro. La finalità è quella di individuare processi e strumenti educativo-orientativi efficaci che possano condurre alla definizione di pratiche trasferibili ed implementabili

    The influence of personal knowledge in the teacher’s profession

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    The field of the teaching profession represents a field of work where the implicit dimensions of both the self and the context are key factors in concrete work. Such implicit dimensions do also influence and affect tacitly the representation of the professional role and the context. Moreover they direct the action in terms of ratings, choices, behaviors. The work describes a training and research experience, according to a narrative approach, which involved teachers of upper secondary school. The aim was to identify, on the one hand, the critical aspects that require an implementation of vocational training in critical and relational sense and, on the other hand, to highlight the validity of critical-reflexive pathways in the teachers’ training.  L’influenza del sapere personale nella professione docente L’ambito della professione docente costituisce un terreno di lavoro nel quale le dimensioni implicite di sé e del contesto costituiscono elementi determinanti nel prefigurare il fare lavorativo concreto, nonché forme di influenza che sagomano tacitamente le rappresentazioni del ruolo e del contesto professionale e che dirigono l’agire in termini di valutazioni, scelte, comportamenti. Il contributo riporta una esperienza di formazione e ricerca, secondo un approccio narrativo, che ha coinvolto docenti della scuola secondaria di secondo grado, finalizzata a cogliere, da un lato, le dimensioni problematiche che richiedono una implementazione della formazione professionale in senso critico e relazionale e, dall’altro, a partire da tali dimensioni, quello di evidenziare la validità di percorsi formativi critico-riflessivi nell’ambito della formazione professionale dei docenti.
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